Bartolino: infiammazione delle ghiandole e omeopatia
L’ omeopatia è utile nell’infiammazione nelle ghiandole del Bartolino per la modulazione della risposta immunitaria e infiammatoria secondaria a stress. Le ghiandole del Bartolino sono due ghiandole, dell’apparato genitale femminile esterno definite anche ghiandole vestibolari maggiori. Esse sono localizzate lateralmente e posteriormente all’orifizio della vagina. Durante l’orgasmo femminile, similmente all’eiaculazione maschile, si produce l’espulsione dalle ghiandole di una piccola quantità di un liquido denso, l’equivalente strutturale femminile del liquido prodotto nella prostata maschile. Le ghiandole del Bartolino possono produrre una fase infiammatoria, denominata bartolinite aumentando di volume e diventando dolenti. L’ infiammazione, da molti conosciuta come ascesso nella ghiandola del Bartolino, è una delle forme ascessuali più fastidiose che ci siano. Spesso la bartolinite arriva al trattamento con un certo ritardo rispetto all’esordio per un senso del pudore talvolta connesso.
Il trattamento convenzionale dell’ infiammazione nelle ghiandole del Bartolino consiste nella somministrazione di antibiotici. Talvolta la ghiandola infiammata raggiunge però dimensioni notevoli rendendo necessario nel trattamento l’incisione chirurgica dell’ascesso per superare l’infezione acuta. Il trattamento sia farmacologico sia chirurgico non previene però le recidive dell’ infiammazione nelle ghiandole del Bartolino che non sono purtroppo rare. Pertanto si arriva fino a eseguire un intervento chirurgico per eliminare la ghiandola se continua a infettarsi. Inutile rilevare che per l’ omeopatia è importante evitare quando possibile terapia farmacologica e demolizione chirurgica.
La fase infiammatoria nelle ghiandole del Bartolino può avere una precisa colorazione emozionale. Ogni malattia compare in un preciso istante conflittuale della vita conscia o inconscia. Conoscere il risentito scatenante una patologia, migliora il suo decorso con qualsiasi trattamento poi lo si affronti. La funzione biologica della ghiandola del Bartolino è in relazione alla riproduzione, pertanto il risentito conflittuale possiede tematica sessuale, indipendentemente dal fatto che la sessualità sia vissuta o immaginata. Per l’essere umano lo emozioni scattano per situazioni reali o percepite in uguale misura.
Il trattamento con rimedi di omeopatia dell’ infiammazione nelle ghiandole del Bartolino è indirizzato principalmente alla prevenzione delle recidive, anche se accompagna con beneficio per la paziente anche le fasi acute. Il rimedio di omeopatia non è indicato però esclusivamente per la lesione, ma per agire efficacemente deve necessariamente considerare la totalità dei sintomi espressi dalla malata. Rimedi di omeopatia orientati contro il sintomo dell’ infiammazione nelle ghiandole del Bartolino sono contrarii al metodo oltre che scarsamente efficaci. Certamente un organotropismo vulvare è evidente nella materia medica di numerosi rimedi di omeopatia. I rimedi che nel prooving evidenziano sintomi compatibili con la bartolinite sono: aristolochia, helonias, lachesis, staphysagria, platina, mercurius, hepar sulfur, sulfur, kalium bichromicum.
La scelta di quale tra i molti rimedi di omeopatia, quando e a quali dosi sia indicato nel trattamento del singolo paziente, deve essere riservata a un medico omeopatico. Si tratta di un’indagine complessa che procede dai segni fisici verso la percezione unica che il paziente ha degli stessi. Il malato è, infatti, un insieme di corpo e coscienza. L’ omeopata si avvale per questo lavoro di ricerca sul malato di uno strumento denominato repertorio di omeopatia. Una volta il repertorio era un grande libro adagiato su un leggio e riposto sulla scrivania del medico omeopata. Oggi si tratta di un data base presente nel suo computer e consultato costantemente durante la visita. Il repertorio è lo strumento per individuare il più simile al paziente tra tutti i rimedi possibili ovvero il simillimum. Tramite la materia medica e il repertorio il medico indaga anche oltre gli aspetti fisici della malattia, includendo i campi emozionali espressi e i conflitti biologici patiti.
Un presidio da non ometter nel trattamento per l’ infiammazione nelle ghiandole del Bartolino è la nutrizione clinica. L’alimentazione comune praticata da soggetti che ne soffrono è spesso una sequenza alimentare iperacida e caratterizzata da eccessi di zuccheri raffinati. Inoltre l’ordine circadiano degli alimenti introdotti contrasta non di rado con la fisiologia. Questa condizione favorisce le infiammazioni a causa delle retroazioni ormonali sulla pulsatilità circadiana del cortisone. La correzione della dieta con sequenze nutrizionali calibrate tramite il carico glicemico e l’ equilibrio acido base è una strategia metabolica che contrasta infiammazione. Oltre prescrivere un trattamento con omeopatia nel paziente affetto da infiammazione nelle ghiandole del Bartolino, è certamente utile misurare anche con l’ analisi di composizione corporea il turn over d’acqua giornaliero e invitare il paziente ad assumere il quantitativo indicato strumentalmente.
I rimedi omeopatici adottati per la cura dei pazienti hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. La medicina omeopatica possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. Questa ultima metodica ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La medicina omeopatica richiede una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. Anche la valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ omeopata. La medicina omeopatica richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare omeopatia è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. Rimedi e la pratica della medicina omeopatica non si contrappongono alle linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabiliscono con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott.Fabio Elvio Farello