Analgesia e omeopatia
L’ omeopatia ha una applicazione nella terapia del dolore diversa e complementare all’ analgesia con farmaci, utile in molte circostanze. L’esigenza di una analgesia priva di effetti collaterali è diffusa e l’ omeopata riceve questa richiesta fin troppo frequentemente dai suoi pazienti. La medicina omeopatica ha un ruolo da considerare in analgesia, ma ben diverso da quella svolto dal farmaco. Il rimedio di omeopatia infatti è costituito da microdosi e provoca l’organismo che lo riceve ad una migliore omeoastasi delle sue funzioni. La riduzione della trasmissione di segnali del dolore esula pertanto dalle possibilità del metodo. Una analgesia è anche se a fin di bene una alterazione della fisiologia. Non di meno la medicina omeopatica può molto per la malattia cronica e il connesso dolore. Un trattamento omeopatico è teso a migliorare la condizione dalla quale origina il dolore e diminuisce la probabilità di episodi clinici caratterizzati da dolore, oppure aiuta a smaltire farmaci necessari per l’ analgesia. Dunque l’ omeopatia svolge un ruolo utile anche se complementare da considerare sopratutto nell’ analgesia del dolore cronico. L’omotossicologia è una metodica di omeopatia moderna finalizzata anche al drenaggio di tossine che dispone di rimedi complessi con indicazione antinfiammatoria. L’associazione di un drenaggio di tossine e terapia antinfiammatoria biologica produce una modulazione dei dolori sofferti dal paziente, in quanto riduce sia gli effetti collaterali di analgesia farmacologica, ma anche la sua necessità. Un antinfiammatorio omotossicologico è generalmente più veloce dei rimedi di omeopatia classici. I rimedi di omeopatia e omotossicologia quando non possono risolvere sono da associare ai farmaci, migliorando la tollerabilità. L’ analgesia farmacologica che meglio si lascia abbinare ai rimedi di omeopatia del dolore è il paracetamolo, anche se possono essere associati anche altri farmaci. Dosaggi e associazioni tra farmaci e omeopatia ai fini di analgesia debbono essere valutati a seconda dei casi dal medico curante. Il vantaggio di un’ analgesia con le medicina omeopatica associata a farmaci sono importanti: una migliore compliance del paziente e il contenimento degli effetti collaterali. L’ agopuntura è un’ ulteriore strumento per l’ analgesia privo di effetti collaterali e pertanto di notevole interesse per i medici e sopratutto per i pazienti. Già nei primi trattati di agopuntura, usciti in Europa intorno al 1600, si evidenziava questa capacità degli aghi di lenire la sofferenza per l’aspetto connesso a dolore.
Oggi alla luce dei progressi in campo medico e sopratutto neurofisiologico si comprende meglio come funziona l’ analgesia tramite agopuntura. Le applicazioni dell’ analgesia con agopuntura in campo operatorio e postoperatorio sono certamente conosciute e apprezzate da coloro che per motivi sanitari non tollerano analgesia chimica. L’ agopuntura è però anche un presidio essenziale e diffuso nella terapia del dolore cronico. Il dolore cronico è un piaga nelle società moderne e costringe molti malati alla somministrazione quotidiana di farmaci che nel tempo diminuiscono gradualmente la loro efficacia ai fini dell’ analgesia, ma non purtroppo non le controindicazioni tossiche L’impiego della agopuntura per l’ analgesia è particolarmente importante in tutte le patologie degenerative e infiammatorie che accompagnano talvolta per anni la vita dei pazienti. L’ agopuntura offre loro un’ analgesia efficace e senza gli effetti collaterali dei farmaci. L’ omeopatia iniettabile si associa perfettamente all’agopuntura. Infatti il rimedio di omeopatia iniettabile può essere infiltrato per via sottocutanea e intradermo sul punto di agopuntura. Con l’ omeopatia iniettabile si associa dunque lo stimolo dell’agopuntura classica alla iniezione del rimedio nella sede anatomica più opportuna. L’ analgesia è in questa metodica più incisiva pur utilizzando strumenti di medicina biologica a bassissimo rischio per paziente. Durante la seduta di omeopatia iniettabile il paziente è posizionato su un lettino medico. Il medico dopo averlo visitato decide quali rimedi associare a determinati punti di agopuntura. Dunque inietta per via sottocutanea e intradermo a seconda dei casi precisi quantitativi dei rimedi di omeopatia. L’ omeopatia iniettabile viene eseguita con una siringa e un ago particolarmente sottile. Tale tecnica è ben tollerata dai pazienti ed evidenzia una sinergia tra agopuntura e omeopatia.
La conoscenza corretta del funzionamento del rimedio omeopatico e le basi metodologiche del loro impiego sono la premessa per il successo dei trattamenti .I rimedi omeopatici adottati per la cura dei pazienti hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. La medicina omeopatcia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. Questa ultima metodica ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La medicina omeopatica richiede una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. Anche la valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ omeopata. La medicina omeopatica richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’ omeopatia possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare omeopatia è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. rimedi e la pratica della medicina omeopatica non si contrappongono alle linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott.Fabio Elvio Farello