Stato ansioso e omeopatia
L’ omeopatia per lo stato ansioso impiega le conoscenze di questa medicina nei campi emozionali e utilizza rimedi privi di effetti collaterali significativi. Lo stato ansioso è intesa nel linguaggio comune come uno stress intenso e prolungato nel tempo. Per un medico invece rappresenta l’adattamento più o meno efficace con il quale un paziente risponde a disagi reali o immaginati. L’omeostasi dell’organismo richiede, infatti, complesse reazioni regolative neuropsichiche, emotive, locomotorie, ormonali e immunologiche. Gli adattamenti patologici allo stress sono una soluzione conflittuale sospesa gestita in modo elementare dalle parti più arcaiche dell’essere umano. Anche eventi di vita quotidiana possono determinare uno stato ansioso dovuto ad adattamento. Infatti, si osserva una totale indipendenza tra evento stressante e stato ansioso. Piccoli eventi possono produrre reazioni gravi e uno stato ansioso smisurato, mentre eventi drammatici possono essere sopportati seppure con dolore.
Lo snodo essenziale per comprendere i legami singolari tra stato ansioso e reazione di adattamento applicata è la personale percezione del paziente. La capacità di produrre soluzioni adattative a eventi stressanti è la base dell’evoluzione. Infatti, senza un campo conflittuale non avvengono quelle soluzioni adattative che configurano inizialmente nuove capacità biologiche, poi nuovi tessuti organici e infine nuove specie. Un bambino privato di campo conflittuale adeguato non evolve verso le capacità che dovrebbe avere un adulto. Ogni tessuto di cui il corpo umano è costituito rappresenta nel tempo una soluzione a precise problematiche portate a soluzione. Talvolta accade che un conflitto percepito o reale sia sospeso nella sua soluzione. Questa configurazione tipicamente umana è certamente la più pericolosa. Infatti, mentre l’uomo è in grado di affrontare eventi acuti anche drammatici, scarsamente tollera il cronico recidivante. Una soluzione conflittuale sospesa nel tempo per una delle tante ragioni di opportunità umana produce danni certamente più gravi. Considerando che l’essere umano inoltre reagisce e produce adattamenti dovuti dalla sua personale percezione e non dalla oggettività dello stressore, si evince la complessità della tematica. Non di meno i danni da stress guariscono non solo grazie alla terapia, ma allo sviluppo di coscienza riguardo agli eventi conflittuali percepiti.
La cura con omeopatia dello stato ansioso è indirizzata alla personale percezione dello stress patito, come anche all’organotropismo delle lesioni organiche connesse. Il rimedio di omeopatia non è indicato però solo per lo stato ansioso, ma per agire efficacemente deve necessariamente considerare la totalità dei sintomi espressi dal malato e la sua personalità. Un rimedio di omeopatia orientato esclusivamente alla soppressione dello stato ansioso è contrario al metodo oltre che scarsamente efficace. La scelta di quale rimedio omeopatia, quando e a quali dosi sia indicato nel trattamento del singolo paziente affetto da stato ansioso, deve essere riservata a un omeopata. Si tratta di un’indagine complessa che procede dai segni fisici verso la percezione unica che il paziente ha degli stessi. Egli si avvale per questo lavoro di una visita medica completa e sopratutto di uno strumento denominato repertorio omeopatico. Una volta il repertorio era un grande libro adagiato su un leggio e riposto sulla scrivania del medico omeopata. Oggi si tratta di un data base presente nel suo computer e consultato costantemente durante la visita. Il repertorio è lo strumento per individuare il più simile al paziente sofferente di stato ansioso tra tutti i rimedi possibili. Il successo del trattamento omeopatia dello stato ansioso dipende, infatti, dalla precisa repertorizzazione di tutti i sintomi particolari espressi e da un’indagine precisa sulla personalità del malato.
I rimedi omeopatici adottati per la cura dei pazienti hanno generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. La medicina omeopatica possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. Questa ultima metodica ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. La medicina omeopatica richiede una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. Anche la valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ omeopata. La medicina omeopatica richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare omeopatia è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso il Registro dei medici che praticano l’ omeopatia, sono una indicazione per il paziente sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. Rimedi e la pratica della medicina omeopatica non si contrappongono alle linee guida della medicina convenzionale, ma al contrario stabiliscono con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott.Fabio Elvio Farello