Pediculosi e omeopatia
Spesso i genitori ricercano l’omeopatia in merito al problema della pediculosi dei lori bambini. L’ omeopatia non è la cura per la pediculosi, ma in merito è utile considerare alcune consigli. I pidocchi sono ospiti particolarmente sgraditi, il cui contagio pero’ non e’ indicatore di scarsa igiene. Pertanto e’ inutile vergognarsi di esserne contagiati. Se si vive a stretto contatto, come in un ambiente scolastico nessuno puo’ ritenersi immune. Il sintomo principale da cui si riconosce di aver contratto pediculosi e’ il prurito alla testa. I pidocchi sono insetti molto piccoli e mobili sul cuoio capelluto e risultano quindi difficili da vedere. Piu’ facile e’ l’identificazione delle lendini ovvero le uova.
Le lendini sono come piccole perle alla base del capello, ben visibili sopratutto nella zona intorno alle orecchie e sulla nuca. Risulta utile all’identificazione, una lente di ingrandimento. In caso di incertezza sara’ meglio rivolgersi a persona esperta o meglio ad un medico. La pediculosi si trasmette solo tra persone, sia per contatto diretto tra una testa e l’altra, sia per contatto indiretto, ovvero tramite gli indumenti. Una volta accertata la pediculosi è bene attenersi ai seguenti consigli: Trattate la testa infestata da pediculosi con un prodotto specifico. Esistono prodotti rapidi ed efficaci, che rendono inutile ricorrere, come una volta, al taglio a zero dei capelli. I prodotti sono da utilizzare solo in caso di contagio avvenuto e non svolgono alcun ruolo preventivo. Meglio tollerati dai bambini sono i prodotti al piretro o piretroidi o a base di oli essenziali. Il trattamento uccide e rimuove solo gli insetti. Le uova permangono, pertanto e’ necessario asportarle singolarmente con un pettine speciale a denti stretti. Da un’uovo residuo ancora attivo puo’ scaturire di nuovo il problema, quindi e’ necessario ripetere il trattamento dopo una settimana. Estendete il controllo alle persone con cui l’interessato è in contatto, per esempio i famigliari e in caso di verificato contagio estendete anche a loro il trattamento. Anche gli indumenti e la biancheria devono essere disinfettati, per evitare di riprendere i pediculosi. Per eliminare recidive di pediculosi in famiglia, basta lavare indumenti, lenzuola, asciugamani a 60 gradi per almeno mezz’ora. Un lavaggio a tale temperature e’ quindi sufficiente. Non dimenticate i peluche, le spazzole e i pettini. Gli indumenti, che non posso venir lavati, devono essere sigillati in buste di plastica per una decina di giorni. I parassiti privi di nutrimento, muoiono.
Spesso il medico omeopata viene consultato dai genitori in merito al problema della pediculosi nei loro bambini. L’infestazione viene vissuta con fastidio e si cerca un rimedio non tossico per debellare la pediculosi e per prevenirla. In questo settore però l’ omeopatia svolge un ruolo marginale. Infatti sebbene sia osservabile che in un contesto sociale, come ad esempio una scuola, alcuni bambini pur essendo esposti non vengono infestati, non è ancora chiaro per quali caratteristiche questo avvenga. Una cura omeopatia costituzionale o una immunostimolazione è sempre consigliabile, ma questo trattamento non protegge i bambini dai pediculosi. Qualche successo maggiore nella pediculosi si ottiene alcalinizzando la nutrizione dei bambini. Gli alimenti si suddividono in quelli produttivi nel loro metabolismo di acidità e altri produttivi di alcalinità. I pidocchi sembrano gradire maggiormente un habitat acido e dunque la dieta può offrire una parziale protezione. A livello preventivo per la pediculosi dei bambini certamente ottengono maggiore successo alcuni oli essenziali di fitoterapia che frizionati sulla testa o addizionati ad uno shampoo neutro svolgo un ruolo repellente nei confronti dei pediculosi.
Il rimedio di omeopatia adottato per la cura dei pazienti ha generalmente la formulazione di globulo perlinguale. L’ assorbimento dei rimedi avviene pertanto in bocca. L’ omeopatia possiede oltre il globulo tutte le altre possibili formulazioni dei suoi rimedi, inclusa l’ omeopatia iniettabile. L’ omeopatia iniettabile ha un ruolo importante nel trattamento delle malattie più impegnative e può contribuire a ridurre un eventuale fabbisogno di farmaci per via sistemica. L’ omeopatia richiede all’ omeopata una conoscenza profonda della materia medica per poter prescrivere rimedi in terapia. Anche la valutazione delle interazioni con altre forme di terapia e la loro necessità per il paziente è compito dell’ omeopata. L’ omeopatia richiede, esami clinici, valutazione dei sintomi e delle cause, diagnosi, conoscenza dei rimedi adatti al paziente, conoscenza di tutte le altre forme di terapia per la quali l’ omeopatia possa costituire alternativa o integrazione. Pertanto somministrare omeopatia è atto medico e deve essere esercitata da un medico competente. L’ iscrizione presso l’ Ordine dei Medici e presso i Registri dei medici che praticano l’ omeopatia, tutti predisposti e consultabili presso l’Ordine sono una indicazione sulla qualità della formazione ricevuta dell’operatore. L’ omeopatia non si contrappone ne sostituisce le linee guida della medicina convenzionale. Al contrario l’ omeopatia stabilisce con esse una virtuosa sinergia e una straordinaria opportunità anche a livello di prevenzione.
Dott. Fabio Elvio Farello, Omeopatia a Roma